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NOTTE DA LEGGENDA: L’INTER ELIMINA IL BAYERN E VOLA IN SEMIFINALE

Lautaro e Pavard ribaltano Kane: i nerazzurri affronteranno il Barcellona come nell’anno del Triplete

Certe notti sono destinate a restare nella memoria. Come quella vissuta a San Siro, dove l’Inter ha pareggiato 2-2 contro il Bayern Monaco, conquistando una storica semifinale di Champions League. Il destino, a volte, sa essere sorprendentemente poetico: proprio come nell’anno del Triplete, i nerazzurri affronteranno il Barcellona per un posto nella finalissima.

Un San Siro inespugnabile

Quindicesima gara consecutiva senza sconfitte in casa nella massima competizione europea. Un fortino che nemmeno i temibili bavaresi sono riusciti ad espugnare, nonostante un possesso di palla schiacciante (quasi il 65%). È la seconda semifinale Champions negli ultimi tre anni per gli uomini di Inzaghi, testimonianza di un progetto solido e ambizioso.

I protagonisti della serata hanno nomi e volti ben precisi: il capitano Lautaro Martinez, salito a quota otto reti in questa Champions, e l’inatteso Benjamin Pavard, al suo primo gol con la maglia nerazzurra. Proprio “Benji l’interista”, come lo chiamano affettuosamente i tifosi, ha scelto la serata perfetta per lasciare il segno contro la squadra con cui vinse il Triplete nel 2020.

La partita: un duello a quattro con vento e pioggia

Il match inizia subito con Kane a dettare legge. L’attaccante inglese abbassa il suo raggio d’azione per creare superiorità numerica e favorire le sortite offensive sulle fasce, specialmente quella sinistra presidiata da Olise. Il talento cristallino del francese – giocatore dal quoziente intellettivo di 127, parte di quel 4% di persone “ad alto funzionamento cognitivo” nel mondo – crea più di un grattacapo alla difesa interista.

Nel primo tempo i nerazzurri faticano a imporre il proprio gioco, con un possesso palla nettamente a favore dei tedeschi (oltre il 60%). Le condizioni meteo rendono tutto più complicato : il vento disturba la traversa e calci d’angolo, mentre nella ripresa si aggiunge anche la pioggia a rendere il terreno scivoloso e imprevedibile.

Le occasioni per l’Inter arrivano con Calhanoglu e Dimarco, mentre Bastoni salva tutto con una scivolata perfetta su Olise in area di rigore. Il Bayern continua a spingere e ad inizio ripresa passa in vantaggio: Kane, al minuto 52, sfugge alla marcatura di Acerbi e batte Sommer con un destro preciso. Dimarco non impeccabile in fase di copertura.

La reazione della grande squadra

È proprio quando sembra che la partita sta prendendo una piega sfavorevole che emerge il carattere dell’Inter di Inzaghi. La reazione nerazzurra è immediata e devastante . Bastano sei minuti per rimettere tutto in parità: calcio d’angolo, mischia in area e distrutto vincente di Lautaro Martinez. Il Toro raggiunge così Eto’o a quota otto reti in Champions con la maglia interista.

L’esultanza del capitano è emblematica del momento: corre sotto la curva Nord, vendita sui cartelloni pubblicitari e si erge come un condottiero davanti ai 75.000 di San Siro. Il suo volto, un mix di rabbia e orgoglio, sembra gridare: “L’ha sistemata il capitano!”

Ma la serata magica non è ancora finita. Al 61′, ancora da corner battuto da Calhanoglu, Pavard svetta e insacca il gol del 2-1. Un timbro speciale per il francese, che segna il suo primo gol interista proprio contro la squadra che aveva lasciato per abbracciare il progetto nerazzurro.

Per gli appassionati che desiderano analizzare i dati statistici della partita e le previsioni per la semifinale contro il Barcellona, ​​sono disponibili maggiori informazioni nelle sezioni dedicate alle competizioni europee.

A completamento di una sfida ad alta intensità emotiva, Dier riporta il match in parità al 76′ con un colpo di testa nell’angolino, regalando un finale thrilling. L’Inter resiste stoicamente all’assedio finale dei bavaresi, confermando una solidità difensiva da grande squadra.

Verso Barcellona, ​​sognando un altro Triplete

Il triplice fischio scatena la festa: giocatori in ginocchio che si abbracciano, tifosi in delirio e un Simone Inzaghi che ha perso la voce a forza di guidare i suoi dalla panchina, sfidando vento, pioggia e freddo.

La corsa dell’Inter continua con la semifinale contro il Barcellona, ​​in programma il 29 o 30 aprile. Un altro capitolo di storia interista si sta scrivendo, con la possibilità di replicare l’impresa del Triplete. Nel frattempo, anche la Nazionale italiana guarda con interesse ai talenti emergenti, come evidenziato nell’articolo su Casadei e Ruggeri, le nuove promesse azzurre che si stanno mettendo in mostra con la maglia della Nazionale .

La notte di San Siro rimarrà impressa nella memoria dei tifosi nerazzurri. E forse, per una volta, anche i tedeschi dovranno riconoscere la verità di uno dei loro proverbi: “er wittert morgenluft” – “annusa l’aria della mattina”. Si usa quando si parla di rivincita. E l’Inter, questa notte, se n’è presa una storica.

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