Sanzione durissima per l’ex Milan: sospeso fino a novembre 2025 per l’aggressione a Millot
La Lega Calcio francese ha emesso la sua sentenza nei confronti di Paulo Fonseca, allenatore del Lione protagonista domenica scorsa di un grave episodio durante la partita contro il Brest. Il tecnico portoghese dovrà scontare nove mesi di sospensione, fino al 30 novembre 2025, per aver fronteggiato e sfiorato fisicamente l’arbitro Benoît Millot durante il concitato finale di gara.
La decisione è stata annunciata da Sébastien Deneux, presidente della commissione di Disciplina della Ligue 1, che ha specificato come la sanzione sia stata calibrata per coprire “un periodo di competizione effettiva, senza prendere in considerazione” la pausa estiva. Una punizione esemplare, addirittura più severa dei sette mesi inizialmente preventivati.
L’episodio incriminato
I fatti risalgono al match tra Lione e Brest di domenica scorsa, con la squadra di casa in vantaggio per 2-1 nei minuti di recupero. L’arbitro Millot si era recato al monitor della VAR per valutare un possibile secondo rigore a favore degli ospiti, scatenando le veementi proteste di Fonseca.
La situazione è rapidamente degenerata: prima l’espulsione del tecnico, poi il confronto diretto con Millot, durante il quale Fonseca ha sfiorato fisicamente il volto dell’arbitro. Non pago, dopo essersi inizialmente allontanato, il portoghese è tornato sui suoi passi, venendo trattenuto a fatica dal suo staff e dai giocatori del Lione.
La commissione disciplinare ha definito l’atteggiamento del tecnico come “intimidatorio e minaccioso”, motivando così la durezza della sanzione. Anche il Lione ha annunciato di voler adottare misure disciplinari interne nei confronti dell’allenatore.
Le scuse non bastano
Nei giorni successivi all’incidente, Fonseca aveva tentato di correre ai ripari con una lettera di scuse pubblica: “Mi assumo la piena responsabilità del mio errore, non ci sono giustificazioni. Mi rammarico di aver avuto un atteggiamento contrario a quelli che sono i miei principi. Vi assicuro che, nonostante l’aggressività con cui mi sono rivolto a Millot, non c’era altra intenzione che esprimere il mio disappunto”.
Nel tentativo di contestualizzare (ma non giustificare) il suo comportamento, erano emerse alcune circostanze personali che avrebbero potuto incidere sul suo stato emotivo, come la preoccupazione per la situazione in Ucraina, paese d’origine di sua moglie, conosciuta durante gli anni trascorsi sulla panchina dello Shakhtar Donetsk.
Tutto questo, unito a una stagione professionale particolarmente difficile – con l’esonero dal Milan a dicembre dopo aver rifiutato il Marsiglia – avrebbe contribuito a creare una condizione di stress che è esplosa nel momento di tensione agonistica.
Le implicazioni della squalifica
La sanzione inflitta a Fonseca è particolarmente gravosa: il tecnico non potrà sedere in panchina fino al 30 novembre 2025, ben oltre la fine della stagione in corso. Inoltre, gli sarà vietato l’accesso agli spogliatoi dei suoi giocatori nei giorni di partita almeno fino al 15 settembre.
Al momento, tuttavia, le sanzioni riguardano esclusivamente le competizioni domestiche organizzate dalla Federazione francese. Come chiarito dallo stesso presidente Deneux, “È la Federazione che deve decidere se estendere la sanzione” alle competizioni UEFA. Questo significa che, paradossalmente, Fonseca potrebbe comunque guidare il Lione nella sfida di Europa League contro la Steaua Bucarest in programma domani.
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Un clima teso nel calcio francese
L’episodio di Fonseca si inserisce in un contesto più ampio di tensione tra club e arbitri nel calcio francese. Recentemente, il presidente del Marsiglia, Pablo Longoria, è stato squalificato per 15 giornate dopo aver lanciato accuse di “corruzione” nei confronti della classe arbitrale.
Un elemento particolare della vicenda è stato il comportamento dello stesso arbitro Millot, che al termine della partita ha rilasciato dichiarazioni al quotidiano L’Équipe, parlando di intimidazione e contatto fisico – una prassi inusuale che ha aggiunto un ulteriore elemento di singolarità alla vicenda.
Mentre il calcio francese affronta queste turbolenze disciplinari, altre realtà calcistiche come il Como sembrano concentrarsi unicamente sul rafforzamento della rosa in vista della prossima stagione, come analizzato nell’articolo Como scatenato sul mercato: dopo Morata, nel mirino Thiaw e Rodriguez, che evidenzia l’ambizioso progetto tecnico della società lombarda neopromossa in Serie A.
Per Fonseca, nel giorno del suo 52° compleanno, questa sanzione rappresenta un durissimo colpo alla sua carriera, proprio nel momento in cui stava cercando di rilanciarsi dopo la deludente esperienza al Milan. Ora dovrà affrontare una lunga assenza dai campi e lavorare per ricostruire la propria credibilità professionale, seriamente compromessa da un gesto che ha segnato negativamente la sua carriera.